Studio Battaglia

STUDIO BATTAGLIA DI ENRICO VERSARI PRESENTA

CERAMICA PREISTORICA D’ETÀ CONTEMPORANEA

Evocazioni ceramiche tra scavi archeologici e scenari di Archeologia sperimentale

ROBERTO DERIU Specialista in Preistoria e Protostoria europea

Dal 2 al 4 settembre 2022 dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22

Studio Battaglia Via Carlo Cesare Scaletta, 6 – Faenza

Inaugurazione Venerdì 2 settembre 2022 ore 11,30 

Antiche fornaci o macchine del tempo?

“Sacre statue neolitiche, corredi funerari di guerrieri, vasellame domestico sepolto in villaggi dimenticati…

STUDIO BATTAGLIA di Enrico Versari presenta
“IL SOLCO DI TAGES”
Memorie dell’arcaico nelle ceramiche,
nelle carte e nei bronzi di Carlo Pizzichini, a cura di Anty Pansera

Di segni incisi e altre storie brevi

Di Alberto Zannoni

The basics of typography and of the printing reproduction for press and artistic works.

A journey into the letterpress typography of the past Century. You will learn how to properly compose with old lead-types and original woodcut block-prints.

Studio Battaglia di Enrico Versari presenta: IL SEGNO GRAFICO DI GRAZIANO POMPILI

In collaborazione con Laboratorio d’Arte Grafica di Modena

Organizzando questo incontro dedicato al grande xilografo Pietro Parigi (Settimello 1892-Firenze 1990) l’intenzione è quella di mettere in evidenza i rapporti tra Faenza e Firenze, nati attraverso la linea ferroviaria trans-appenninica sfruttata da molti che diventarono artisti tra le due guerre.

Studio Battaglia

presenta

Marcello Fantoni

Argillà Italia 2010

Studio Battaglia di Enrico Versari via Mons. Battaglia 23 Faenza

28 Agosto – 3 settembre e dal 6 – 12 Settembre, dalle ore 16 alle 20
4-5 Settembre, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19, sarà presente il Maestro Fantoni

MARCELLO FANTONI

Marcello Fantoni, nato a Firenze il 1 ottobre 1915, è conosciuto in
tutto il mondo particolarmente come ceramista

Yezir Trio
Fabio Cimatti – Sax
Frandesco De Vita – Chitarra
Enrico Versari – Percussioni

Yezir è il vocabolo arabo che significa rosmarino, la pianta che secondo la cultura gitana, protegge dagli influssi negativi.